E' il mio animale preferito e di seguito vi spiego come mai...
IL GUFO
Durante il Medioevo anche i gufi erano associati alla stregoneria, si credeva che la notte di Halloween alcuni demoni si trasformassero in gufi e viaggiassero sui manici di scopa delle streghe. Allora vedere o sentire un gufo era presagio di sventura. Anche nell’antica Roma il gufo era considerato uccello del malaugurio.Per fortuna non per tutti i popoli il gufo rappresentava stregoneria: gli antichi Greci lo ritenevano un uccello sacro, accompagnatore di Atena (dea della saggezza).
Durante il Medioevo anche i gufi erano associati alla stregoneria, si credeva che la notte di Halloween alcuni demoni si trasformassero in gufi e viaggiassero sui manici di scopa delle streghe. Allora vedere o sentire un gufo era presagio di sventura. Anche nell’antica Roma il gufo era considerato uccello del malaugurio.Per fortuna non per tutti i popoli il gufo rappresentava stregoneria: gli antichi Greci lo ritenevano un uccello sacro, accompagnatore di Atena (dea della saggezza).
La leggenda del Gufo.
Narra la leggenda popolare che, Dio, creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo, un po’ si pentì di averlo fatto così strano, con occhi così grandi, abitudini bizzarre e notturne. Allora, gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l’animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con se i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura. Così si racconta anche in una antica filastrocca popolare di montagna:
“Gufo, gufo della notte scura, che porti via fame e paura.. veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti. Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura... Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti.”
Ecco perché la presenza di uno o più gufi in una casa, recherà ottimi e profondi auspici di buona salute e allegra fortuna!
Per questo motivo il gufo è definito un uccello “vecchio e saggio”
Narra la leggenda popolare che, Dio, creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo, un po’ si pentì di averlo fatto così strano, con occhi così grandi, abitudini bizzarre e notturne. Allora, gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l’animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con se i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura. Così si racconta anche in una antica filastrocca popolare di montagna:
“Gufo, gufo della notte scura, che porti via fame e paura.. veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti. Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura... Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti.”
Ecco perché la presenza di uno o più gufi in una casa, recherà ottimi e profondi auspici di buona salute e allegra fortuna!
Per questo motivo il gufo è definito un uccello “vecchio e saggio”
Bellissima la storia del gufo!
RispondiEliminaMi sono iscritta nei tuoi sostenitori, così ogni tanto passerò a trovarti, spero ti faccia piacere, naturalmente anche tu sei la benvenuta se vorrai venire a farmi visita!
A presto, Elena.